domenica 22 gennaio 2012

Harvest

A rivedere oggi i programmi di quel circolo dal 1978 ad aprile del 1980, dimostrano un tentativo d impiantare a Messina un tipo di programmazione più da cineclub parigino che da cineforum o circolo del cinema come era strutturato il “Barbaro” del professor Guerrera, che l’aveva diretto fino al 1975. La realtà messinese era ben diversa, per fare quel tipo di attività bisognava disporre di una sala propria e non di affittarla per un ciclo di film. Cosa che farà il circolo “Milani” di Ninni Panzera da li a poco e con poco sostegno.
Presidente del “Barbaro” fu  per tutto quel tempo il professor Emanuele Conti, molto conosciuto in città per la sua attività politica come per la sua preparazione culturale. Presero pure parte Orazio, Renato, Dino e Salvatore. In questo breve arco di tempo riuscimmo a far arrivare a Messina film che nessuno voleva proiettare, opere di Cassavetes, Littin, Arrabal, Wenders,Oshima, Bogdanovich, Mazursky, accanto a quelle di autori storici: Ford, Siegel Corman, Godard, Allen, Peckinpah ed altri. Fallì, invece, un incontro con Sergio Citti, mi rimangono nel cuore le conversazioni telefoniche che ebbi con lui, quando lo chiamavo per accordarci circa la sua venuta a Messina.
Ad aprile del millenovecentottanta con l’accostamento al circolo di Ida Fazio , Francesco Calogero, Sergio Chimenz, Angelo Federico si organizzò per mano loro, una retrospettiva sul cinema espressionista tedesco, riuscitissima per l’accoglienza dimostrata dal pubblico molto eterogeneo, soprattutto di giovani. Per l’occasione si approntò pure un libretto ben fatto che andò a ruba.
Da quel catalogo fummo esclusi il professore Conti ed io, ritenuto uno stakanovista delle attività cinematografiche. Ebbi pure l’onore di una lettera di dimissioni di cui ancora, rileggendola, non capisco il senso, tortuosa per come è scritta. Forse il mio difetto, il mio stakanovismo, era lo stare sempre alzato dalla sedia, mentre il dimissionario riteneva opportuno stare sempre seduto.
A lui dopo tanti anni ed immutata amicizia dedico questa bella frase del buono al brutto: “vedi amico,la vita si divide in due, chi ha la pistola carica e chi scava, tu scavi!”, io scavavo.
A seguito di questa retrospettiva, defiance e lotte intestine decapitarono il “Barbaro”, ma io ero già un lavoratore dell’E.




giovedì 19 gennaio 2012

Antoine e Colette

In questo secondo breve episodio Antoine è come sono stato io spesso e molte volte: attirato da  una per niente interessata a me, se son a confessarsi e sparire, e qualche, fugace, ritorno, e inviti da parte dei genitori a pranzo o a cena.
Sembrano passati mille anni da quando Truffaut ha girato questo episodio, lo stesso vale per i giradischi ed il vinile.







mercoledì 18 gennaio 2012

Il Mattatore e la bionda

Vittorio Gassman e Mariangela Mela to a Taormina (foto Mittiga)

lunedì 16 gennaio 2012

John Ford speaks

E' vero che ho utilizzato duke Wayne e Ward Bond, pace all'anima sua, e altri, in molti film, ma non li considero la mia troupe fissa.
Ce l'ho, una troupe fissa, ma sono nel mucchio di comparse e di piccoli attori che lavorano con me da anni e anni. Passo molto tempo con loro, più che con gli altri attori principali.

I muscoli di Ercole

OGGI


Con un abile regia, Vittorio  Cottafavi confeziona un film grande, tra il mitologico ed il fantastico, che dentro il cinema Loreto di Platì faceva emozionare bambini e ragazzi fino alla parossistica imitazione del tutto muscoli Reg Park. E' anche un film di grandi attori: Ettore Manni, il mito Mimmo Palmara, la successiva signora Morandi, qui chiamata Altan, il basso, nel canto, Mario Petri, - e dopo pirata nero contro Totò - Ivo Garrani, anche nelle vesti di doppiatore del muscoloso, Enrico Maria Salerno e Gianmaria Volonté nelle parti di re greci,ed in fine la bella di Phenix, Fay Spain.
Reg Park nelle mani di Cottafavi sembra un pupazzetto, annoiato e scasafatiche, di gomma, manovrato a distanza o con i fili come un pupo palermitano.
Voglio citare ancora Sandro Continenza e Duccio Tessari come sceneggiatori, Carlo Carlini fotografo, Maurizio Lucidi montatore, Gino Marinuzzi jr e Armando Trovajoli musici, era con questi gentiluomini ed altri che il cinema italico poteva competere con quello di marca USA e getta.



giovedì 12 gennaio 2012

Samuel

        Il sigaro, Samuel Fuller, la moglie con il mio castoro cinema e Angelo Badalamenti  al Teatro Greco

mercoledì 11 gennaio 2012

west coast

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE


Questo film proiettato al cinema Orientale di Camaro per me ha importanza  per la sua colonna sonora che sfrutta brani, della west coast. Stuart Hagmann in anticipo sui tempi confeziona un videoclip con un finale alla Sam Peckimpah commentato da Give Peace a Chance, uno degli inni del movimento pacifista scritta da John Lennon.
tra le altre c'era questa canzone dei Thunderclap Newman  Something In The Air che ancora rimane una delle mie preferite




e The Loner di mastro Neil