Regia Yasujiro Ozu
Il
cinema italiano (e non solo), ignaro, deve tutto a Yasujiro Ozu. Ben prima che
De Sica, Rossellini e Zavattini formulassero il neorealismo Ozu aveva portato
la cinepresa all’aria aperta delle campagna come della città; ben prima che
Michelangelo Antonioni puntasse alla dissoluzione borghese Ozu aveva
scarnificato la famiglia; Sergio Leone è Ozu con il tempo più dilatato.
Yasujiro Ozu è Edward Hopper
in chiave zen.
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