Ultimo film di questo tributo a Sergio Corbucci. La rivoluzione si colora di commedia, diventa a tratti una farsa e i due guitti lo assecondano a dovere, come la colonna di maestro Morricone che richiama a seconda delle situazioni solo due temi riadatti di volta in volta.
Corbucci aveva un senso innato dello spettacolo e nei film qui comparsi lo da a vedere alla grande, forse gli possiamo incolpare uno smisurata incontinenza romana nei passaggi farseschi che non mancano mai nelle sue opere.
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