mercoledì 17 ottobre 2018

Ride in the Darkness


Harry Dean Stanton 
(July 14, 1926 – September 15, 2017)




Johnny Cash I See a Darkness, lyrics: Will Oldham

lunedì 15 ottobre 2018

Film di Gangster - Ambivalence & Cynicism


Film come Little Caesar e Public Enemy, prodotti e realizzati agli esordi del genere, divennero immediatamente oggetto del livore dei benpensanti e degli strali della censura. L'ambivaIenza implicita nelle opere capofila e il cinismo con cui Menvyn LeRoy e Wikliam A. Wellman avevano trattato i criteri della pubblica decenza non erano sfuggiti ai censori, agli educatori e ai formatori di opinione pubblica. Del resto non erano ipassati inosservati nemmeno ad Al Capone, il quale si rifiutò di vendere le sue memorie ad un produttore di Hollywood che voleva trarne un film, adducendo la scusa che un film del genere avrebbe avuto l'effetto di corrompere la gioventù. È a causa di questa levata di scudi che Scarface contiene un prologo surrettiziamente sovrapposto al resto del film per condannare i « gangsters ›› e in cui si vedono « boss ›› del giornalismo e privati cittadini tuonare inferociti contro la malavita e il crimine organizzato. 
La seconda fase del film di « gangsters ›› si dovette uniformare al moralismo dilagante. Essa emerse nel 1935 con il film G-Men di William Keighley. Come tutte le altre opere del ciclo che lo seguì di lì a poco per tre anni, G-Men era iconograficamente indistinguibile dai film della prima fase, ma aveva come figura centrale lo « leading hero ›› un agente dell’F.B.I. G-Men venne subito salutato dall'approvazione dei censori, per quanto il gestire del G-Man, l'Uomo del Governo (appellativo rimasto agli agenti federali dopo che un « gangster », in procinto di essere arrestato e timoroso che questi gli sparassero, li aveva bloccati dicendo: « Fermi, mi arrende, G-Men ››, per tagliare corto e risparmiare tempo, fiato e parole; l'episodio è descritto in Ero un agente F.B.I. di Mervyn LeRoy), non fosse minimamente diverso da quello dei « gangsters ›› che avrebbe voluto soppiantare. Non a caso l'interprete principale era James Cagney, che in precedenza aveva impersonato il « gangster ››. È chiaro che tale assimilazione tra banditi e uomini della legge, tra «gangsters ›› e agenti federali avrebbe potuto risultare indecente. La sua copertura ideologica venne affidata a una risorsa della finzione, a una contorsione del « plot ››: l'uomo del Governo gesticolava e si comportava come un fuorilegge in quanto era personalmente che veniva coinvolto nel mondo del crimine. Di solito, infatti, vi entrava facendo l'entrismo e il doppio gioco allo scopo di distruggerlo.
                                                                                                                    (continua)

Franco Ferrini, I GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾

domenica 14 ottobre 2018

久我 美子 Kuga Yoshiko & 岡田 英次 Okada Eiji







Tadashi ImaiUntil We Meet Again (また逢う日まで), 1950

mercoledì 10 ottobre 2018

Natalia e l'antimiracolo della censura



Roma, 9 settembre 1965
Uff. Produz.  ac/3259
VIDES Cinematografica

On.le
MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO
Direzione Generale dello Spettacolo
Via della Ferratella, 51
R O M A
FILM " L' ANTIMIRACOLO "
Con la presente si dichiara che alla presentazione del film in oggetto sono stati apportati i seguenti tagli richiesti dalla Commissione di Revisione:
scena 1 - NATALIA SHAMPOOING - tolta l'inquadratura Natalia con gambe divaricate e sostituita con primo piano Natalia che cammina;
scene 9 - ELEZIONE MISTER - tolta l'inquadratura dell'invertito che compie gesto osceno e sostituita con altra inquadratura di un concorrente in mezzo primo piano;
scena 20- NATALIA SPIAGGIA - tolta l'inquadratura Natalia che si toglie il bustino e sostituita con due primi piani: una di Natalia e uno del pescatore;
scena 21- PESCATORI PALUDE - tolta l'inquadratura del pescatore nudo di spalle e sostituita con inquadratura di altro pescatore intento al lavoro.
Si allegano i tagli suddetti e la nuova presentazione nella quale sono state inserite le nuove inquadrature.
Le scrivente si impegna sotto la propria responsabilità a che tutte le copie positive saranno conformi a quella approvata dalla Commissione di Revisione.
Con osservanza

L'ANIMIRACOLO di Elio Piccon, Carlo Rustichelli, Franco Cristaldi


lunedì 8 ottobre 2018

Limelight


"Life is a tragedy when seen in close-up, but a comedy in long-shot."  Charlie Chaplin

domenica 7 ottobre 2018

0.5ミリ



When man is pushed to extremes his spirit shines and overcomes the extremity.
And he will awaken as an individual.
And he will move a mighty mountain.
The mountain is our collective spirit.
One spirit can move it up to 0.5 millimeters.
But if everyone pushed 0.5 mm together even a mountain could be moved marking the start of a revolution

Quando un uomo viene spinto agli estremi il suo spirito s’illumina e supera i momenti più difficili.
E si desta come un individuo.
E smuoverà una possente montagna.
La montagna è il nostro spirito collettivo.
Uno spirito può smuoverla di 0.5 millimetri. Ma se tutti spingono per 0.5 millimetri anche una montagna
può essere spostata indicando l'inizio di una rivoluzione.

Momoko Andō0.5 mm (0.5ミリ2014 

giovedì 4 ottobre 2018

Film di Gangster - Rise & Fall

Oltre a prestarsi al trapianto di ogni genere di misfatto il mondo cattolico dei «gangsters », secondo l`ottica sessuofoba del calvinismo puritano, si pone come luogo di insediamento delle più torbide relazioni sessuali: Rico Bandello in Little Caesar schiva le donne e il film abbonda di cospicui suggerimenti di un rapporto omosessuale con il suo amico ballerino; in Scarface Tony Camonte ha chiaramente una relazione incestuosa con la sorella Cesca; in Public Enemy l'irlandese Tom Powers (James Cagney) ha un'attrazione così irresistibile verso le donne da evocare una compulsione di tipo aberrante; in Christmas Holiday (1944) di Robert Siodmak (che però più di un film di « gangsters ›› è un in gangster drama ) la relazione tra Gene Kelly e la madre è di tipo incestuoso e il suo comportamento tradisce tendenze omosessuali; in White Heat (1950, La furia umana) di Raoul Walsh, il dinamismo epilettico di James Cagney raggiunge il suo acme nel grande refettorio del carcere, alla notizia, passatagli di recluso in recluso, della morte della madre; in The Big Heat [1953, Il grande caldo) di Fritz Lang, alle spalle del « gangster ›› Lagana (Alexander Scourby), sul caminetto del suo studio, ricavato nel retro del locale notturno che gli fa da copertura, troneggia un grande ritratto della madre; ecc.
E ogni film non è che il precipitato di un’ascesa e di una caduta, il cui meccanismo iterativo viene illustrato dalla logica completamente simbolica ed astratta che domina [sin dallo stesso titolo] The Rise and Fall of Jack Diamond [Jack Diamond gangster) di Budd Boetticher. Di fatto ogni film di «gangster ›› non fa che celebrare una sanguinosa scalata al successo e al potere, connotando sinistramente l'individualismo che sorregge la società americana, durante la quale i vari «mobstens›› che si succedono sullo schermo sgranano il rosario delle loro vittime, rivali, pericoli ed ostacoli frapposti al loro « self-fulfilment ››; in un secondo momento, immancabilmente, si assiste al loro fragoroso tonfo finale. Così li vediamo morire di morte violenta per le strade, senza risparmi di tratti spesso beffardi e canzonatori: in Little Caesar Rico Bandello muore crivellato di colpi sotto il gigantesco cartellone pubblicitario che annuncia la conquista del successo nel non meno elettrizzante mondo del varietà da parte dell'amico ballerino; in Scarface Gaffney (Boris Karloff) viene colto nel gesto di lanciare una biglia verso i birilli in un « bowling »; mentre la macchina da presa segue il percorso di essa si sentono alcune esplosioni che ci avvertono che è stato ucciso, poi vediamo la biglia abbattere i birilli uno dietro l'altro, anche se Galfney non potrà mai sapere che il suo era un tiro fortunato; ecc. Ma, a parte questi tratti ironici, la figura del « gangster ›› rimane quella di un eroe tragico (come suona ll titolo del già citato studio di Robert Warshow] e la parabola della sua ascesa e della sua caduta quella di una « morarlity play ›› secolarizzata, in cui alla tradizionale maschera di « Everyman ›› succedono i connotati del più complesso plebeo in rivolta. Secolarizzazione che avviene anche nei confronti della tradizione del romanzo gotico (le cui affinità con il genere in questione sono state illustrate): così come nel film di « gangsters ›› l’orrore è l'orrore sociale, nell'immagine finale di Public Enemy la figura della Mummia, propria di quella tradizione, viene sostituita dal cadavere di Tom Powers, interamente ricoperto di bende e sorretto in posizione verticale dalla porta di casa sua, contro la quale lo hanno appoggiato i suoi anonimi carnefici. Altro caso di secolarizzazione della « ghost-story » in nome di un « noir ›› tutto da cogliere sul versante del sociale è quello di Point Blank (1967, Senza un attimo di tregua] di John Boorman, in cui si assiste alla resurrezione e alla spietata persecuzione di tutti coloro che l'avevano tradito del lupo solitario Walker (Lee Marvin), che, come dice il nome non è che il rimpolpamento di ogni « Ombra che Cammina ›› [in inglese « to walk ›› = camminare; senza dimenticare che Walker è lo pseudonimo dell'Uomo Mascherato, che in America non si chiama così ma Phantom, e cioè fantasma).
Franco Ferrini, I GENERI CLASSICI DEL CINEMA AMERICANO, BIANCO E NERO, 1974 Fascicolo ¾