La scelta d’un soggetto dipende dal momento in cui
l’attenzione di tutti quelli che lavorano si appunta su un personaggio, quale
esso sia, di dovunque venga. Questo è il lato più misterioso della creazione
cinematografica. Un personaggio che ha preso Ia mano domina tutto e non c’è più
verso di levarselo di torno. E non si sa come si sia conquistato questo pesto.
Eccoci attorno alla donna che canta sul palcoscenico come attorno a un’ostrica
che tutti ci studiamo di aprire con ogni mezzo senza scheggiarne la conchiglia.
La cantatrice del palcoscenico è una famosa attrice
decaduta.
E decaduta con la guerra che ha travolto molti uomini
e molle fortune.
La cantatrice del palcoscenico non può essere tanto
attraente perché dalla guerra a oggi sono passati venti anni. Se vogliamo
rappresentarla ancora giovane bisogna che andiamo al 1920, e mettiamo tutta
l’azione intorno a quell’anno.
Un momento: la cantatrice di palcoscenico può avere
una figlia molto bella; e di questa figlia molto bella si dovrebbe innamorare
l’ufficiale schiaffeggiato.
Nossignori: la cantatrice di palcoscenico ha una figlia
molto bella; di costei s’innamora l’ufficiale schiaffeggialo: ma la cantante é
a sua volta innamorata dell’ufficiale che ella ha schiaffeggialo.
Benissimo. Siamo al contrasto. Però l’ufficiale,
quanti anni ha? Deve avere pressappoco l’età della cantante. Un’idea. La cantante
é stata in altri tempi l’amante dell’ufficiale schiaffeggialo, e sulle prime non lo riconosce. Lo riconosce
poi.
Magnificamente. La cantante vuole impedire che
l’ufficiale schiaffeggiato, di cui ella fu amante,prima della guerra, concepisca
una passione verso sua figlia e che sua figlia s’innamori di lui.
Molto bene.
Anzi potrebbe finire cosi: lei, davanti alla passione
che nasce tra il suo amante di una volta e sua figlia...
Ma state a sentire: se l’ufficiale che era stato l’amante
della cantante vuole sposare la figlia di costei?
Per carità. E‘ immorale.
Immorale? E prima non era immorale?
Immorale per il pubblico. Questo offende il pubblico.
C’é una soluzione. La cantante, per impedire che
l’ufficiale seduca la sua figliola, gli spara una revolverata.
Ma signori, questo è I’intreccio di Mazurka tragica.
E vero. Ricominciamo daccapo.
(continua)
(Da “Scenario “, Marzo XV).
BIANCO
E NERO Anno I –
N. 3 – 31 Marzo 1937 - XV