domenica 8 gennaio 2017

Un figlio della forte Sardegna

Quelli che desiderano diventare attori dello schermo

GIANNI MURA

È un figlio della forte Sardegna, di Iglesias, dove è  nato nel 1905.
Anche lui appartiene alla schiera di coloro che vorrebbero intraprendere la carriera cinematografica verso la quale si sente portato; anche lui quindi ha voluto essere presentato da queste colonne a coloro che potessero e volessero avviare dei “nuovi” in questa difficile carriera.
Gianni Mura è un giovanotto bruno, di statura media, sano, robusto. Ha fatto parte di diverse filodrammatiche e si è sempre meritato degli elogi per la sua recitazione.
È intelligente, quello che più importa, e pieno di buona volontà. Crediamo che un direttore artistico che volesse avviarlo alla carriera cinematografica, saprebbe ricavare da lui un ottimo elemento.

Chi eventualmente desiderasse interessarsi di lui può indirizzare presso il nostro giornale che si incaricherà di trasmettere.
CINE SORRISO ILLUSTRATO PER IL PUBBLICO CINEMATOGRAFICO Anno VI – N. 15 – 13 Aprile 1930 (VIII)

mercoledì 4 gennaio 2017

La strada è il loro mondo


 Dal 1954 ad oggi resta immutato l'aspetto coinvolgente del film e su quello del Prossimamente a cui Vittorio Cramer, con la sua voce, sovraccaricava il lirismo felliniano.

lunedì 2 gennaio 2017

Che cosa sono Franco e Ciccio



H. - In questo episodio (*) ha usato Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, in Italia sono due comici famosissimi, ben conosciuti per il loro stile particolare. Quindi li ha usati in due modi: non solo per quello che sono effettivamente, ma anche per il cliché con cui sono noti al pubblico.
P. – Non credo che questo sia un problema, perché loro sono quello che sono, lo si sappia o no. Li ho scelti per la loro impronta plebea, che è un po’ volgare, come l’avanspettacolo o come il teatro dei burattini più popolaresco: la loro comicità è un po’ abietta. Forse, ma è anche immediata. In Italia la gente sa che sono dei comici, all'estero non lo si saprà; ma restano sempre loro, sempre la stessa cosa.
* Che cosa sono le nuvole, 1967
Jon Halliday, Pasolini on Pasolini, 1969

domenica 1 gennaio 2017

Bacioni da film

Un film … bacesco
Parigi, Marzo.


Poiché la censura giapponese proibisce tutte le scene nelle quali gli attori si baciano, un commerciante cinematografico americano, che si trova al Giappone, ha deciso di fare un film composto di tutte le scene censurate. Ne è risultato un film lungo oltre mille metri, che è stato proiettato privatamente in una riunione di critici giapponesi e di stranieri. La visione è risultata assai interessante, soprattutto per i paragoni che si sono potuti fare tra il modo di comportarsi dei vari artisti mentre si baciano. E’ risultato che l’artista meglio adatto a baciare rimane Rampon Novarro, mentre l’attrice che dà la sensazione più grande al pubblico in queste scene di amore è Lily Damita.
CINE SORRISO ILLUSTRATO PER IL PUBBLICO CINEMATOGRAFICO Anno VI – N. 15 – 13 Aprile 1930 (VIII)


martedì 27 dicembre 2016

Adios, profesor


Il 23 di questo passante mese è venuto a mancare Sandro Anastasi. Nella foto è alla destra di Roger Corman al San Domenico di Taormina. Per molti la sua garbata figura è legata, oltre che alla sua attività giornalistica, ad un momento irripetibile della cultura cinematografica messinese, gli anni sessanta/settanta del Festival Cinematografico di Messina e Taormina, stagione che egli portò avanti dapprima con la Settimana del Filmnuovo all’interno del Festival delle Nazioni e successivamente con l’esordio di Taormina Arte. Inoltre nella primavera del 1980 diede un contributo ineguagliabile al Circolo di Cultura Cinematografica "Umberto Barbaro" per il ciclo Saggi del cinema espressionista tedesco.

"Amó todo lo que se puede amar como un señor de la Sicilia viscontiniana y estaba enamorado de París y Córdoba... Y ahora ya solo vive en el recóndito proscenio del teatro de Taormina, con el Etna nevado al fondo y la bahía de Giardini Naxos". http://www.diariocordoba.com/noticias/etcetera/adios-profesor-sandro-anastasi_1109685.html

giovedì 22 dicembre 2016

Diario di un soggettista - I nostri registi non arrivano a certe cose


Chiedo che genere di film bisogna accingersi a scrivere. Storico? No, storico no: ce ne sono stati troppi di film storici negli ultimi tempi. Avventuroso? Non abbiamo i mezzi: non disponiamo di un buon truccatore, figurarsi se possiamo disporre di scenografi che diano l’illusione esatta di un film avventuroso. Allora sentimentale. Nossignore. Comico sentimentale. Il nostro pubblico, essi dicono, è grossolano, insensibile, senza gusto. Il nostro pubblico, essi dicono, non ha accolto come doveva i grandi film stranieri e noi non vogliamo rischiare un soldo con film che abbiano carattere d’arte. E attenzione, essi dicono, che il film comico sentimentale che ci accingiamo a scrivere non sia troppo sottile. I nostri registi non arrivano a certe cose. Bene; mettiamoci a pensare un intreccio per i nostri registi che non arrivano a certe cose. 
                                                                                                                             (continua)
CORRADO ALVARO (Da “Scenario “, Marzo XV).
BIANCO E NERO  Anno I –  N. 3 –  31 Marzo 1937 -  XV

Nella foto Isa Miranda in Una donna tra due mondi,1936, sceneggiato da Corrado Alvaro

mercoledì 21 dicembre 2016

Il grido di protesta contro un infame mercato






Sulle immagini la voce di Vittorio Cramer pennella una dura realtà che fece tremare donne, sorelle e madri di un tempo ormai remoto,e Marc Lawrence con quel volto butterato è una visione di estrema
disonestà.