domenica 19 agosto 2012

Le armi del cinema



Fraulein Doktor   Alberto Lattuada
  Ci troviamo di fronte ad un labirinto senza via d’uscita, ad un gioco di specchi che trova la ragione di essere nel suo infinito  potere di rinnovazione. Le armi di cui tutti si servono sono la messa in scena e l’illusione che sono poi le armi del cinema, e questo spiega perché Fraulein Doktor può essere un film sul conflitto tra realtà e finzione è anche un film sul cinema, tanto più anzi.

giovedì 16 agosto 2012

New York - Rouen

Robert Kramer a Taomina ( polaroid Mittiga)

22 giugno 1939, New York City, New York, USA
10 novembre 1999, Rouen, Seine-Maritime, Haute-Normandie, Francia

C'era una volta il Vietnam, parte seconda



Se per un verso Apocalypse Now ha a che fare con la psichedelica degli anni ‘60/’70, ormai al tramonto, non per niente a me  il volto di Francis Ford Coppola richiama quello del defunto Jerry Garcia, Il Cacciatore – The  Deer Hunter ha che fare con certa letteratura europea che parte da Guerra e Pace ed arriva a Cuore di tenebra  continuando a camminare verso certi stati d’animo descritti da autori a noi contemporanei quali Camus o Malcom Lowry: parafrasando il testo di quest’ultimo viene sa scrivere Sotto le risaie.
Stranamente i migliori film post vietnam sono stai confezionati da autori italo-americani: a Coppola e Cimino va aggiunto Brian De Palma con Vittime di guerra, mentre Robert De Niro andava a spasso dentro il tema facendo ora il soldato ora il reduce. Nel film di Cimino ha però la possibilità di fermarsi e riflettere guardandosi negli occhi del  cervo, prima di decidere se premere o no il  grilletto.
Anteriormente ai film americani sul Vietnam, i soli ad occuparsi di quella guerra, inutile e capricciosa come i guerrafondai, furono gli autori francesi ed italiani a richiamare  le platee su quanto accadeva in Indocina e su tutti Jean-Luc Godard e  Bernardo Bertolucci che con spirito sessantottesco inscenavano l’impatto mentale che aveva sulle candide menti  intellettuali dell’epoca. E se a Godard bastavano i suoni di mitraglia o mostrare Belmondo davanti allo schermo che proiettava incendi e devastazioni, a Bertolucci bastava mostrare la bandiera vietnamita per additare ai giovani l’ora della rivoluzione.


martedì 14 agosto 2012

C'era una volta il Vietnam



Questo è il vero Conradiano Cuore di tenebra. Quanto detto, in un flashback in avanti, sul cinema di Cimino, qui trova la sua summa: etnie, natura, scontri razziali, conservatorismo e... De Niro con una fascia attorno alla nuca come un vero Navajo. La schiera di grandi attori, tra cui il grandissimo,prematuramente scomparso, all'epoca uomo della Streep, John Cazale, fa il resto, in una gara di bravura, che non si sa a chi dare la palma della vittoria.


mercoledì 23 maggio 2012

C'era una volta Sergio Leone





Sergio Leone a Taormina (foto Mittiga)

martedì 22 maggio 2012

Uomo natura - Natura/uomo

oggi al cineforum Peppuccio Tornatore

Storia di un’iniziazione, canto d’amore pieno di speranza e disperato. Dersu Uzala è l’opera di un emigrante, di un  esiliato e di un clandestino: il suo procedere lento e solenne è lo stesso della memoria quando si concentra sul passato, e pensiamo vedendolo ai film memorabili di altri sognanti viaggiatori, India di Rossellini, Il fiume di Renoir, Zabriskie Point di Antonioni.  Enzo Ungari



lunedì 21 maggio 2012