Superfilms
“ Gli
ultimi giorni di Pompei “
Gli “Ultimi giorni di Pompei
“ è uno di quei film che fa onore alla cinematografia del mondo intero, ed è
bene che quest’onore l’Italia detenga; i nostri artisti e i nostri direttori di
scena mantengono nella fedeltà della ricostruzione storica, un primato
indiscutibile e ciò è già molto in un periodo di abulìa e di rinuncia per la
cinematografia italiana. In questo films hanno profuso la valentìa, l’abilità
grande artisti come Rina de Liguoro e Maria Corda, Emilio Ghione, Victor
Varkony e Bernard Goetzke e ne sono stati metteurs-en scene Amleto Palermi e
Carmine Gallone.
Al Cinema Reale di Milano questo films – come in altri lussuosi locali
d’Italia – ha ottenuto un successo senza pari; ne diamo un brevissimo riassunto
per chi non avesse avuto la fortuna di vederlo. Le patrti sono così
distribuite: Jone (contessa Rina de Liguoro), Nydia (Maria Corda), Glauco
(Victor Varkony), Arbace (Bernard Goetzke). Calemus (Emilio Ghione).
Ed ecco ora la trama della superba ricostruzione storica:
Nel ’79 dopo Cristo, dolcemente distesa nella lussureggiante pianura
Campana, Pompei, città di delizia di Roma imperiale, viveva la sua vita di ozi
e di piaceri, ignara della sorte tremenda a cui era destinata dal fato.
Nelle terme stabiane …
Con “Gli ultimi giorni di Pompei
“, di cui abbiamo dato un succinto riassunto, la cinematografia italiana –
industria e arte – rimerita quel posto d’onore che la famosa annosa crisi le
aveva precluso. Noi ci auguriamo di poter salutare da queste colonne, la
completa resurrezione di un’attività nazionale che fu vanto ed onore dell’Italia,
che fu – per l’Italia – nobile primato nel mondo.
Spectator
Cine-Cinema Anno II -N. 7,
Aprile 1926