lunedì 11 settembre 2017

The Air Circus



“VOLARE NECESSE EST - VIVERE NON EST NECESSE”
Così cantò il poeta che vide il nuovo destino dell’uomo librato sull’ala del suo coraggio.
E così diranno tutti coloro che avranno visto al CINEMA ….

LA VIA DELLE STELLE
DIRETTO DA HOWARD HAWKS
con SUE CAROL, ARTHUR LAKE, DAVID ROLLINS

“Vivere non est necesse, volare necesse est”, ha scritto un grande poeta e infatti questo è il nuovo verbo della gioventù di tutto il mondo, da ogni terra, da ogni più remota contrada, i figli dell’uomo balzano verso il sole sulle ali che l’uomo ha creato per la sua gloria.
E così Buddy Drake e Billy Chandler decidono anche loro di diventare emuli di Linbergh e si recano a una scuola di aviazione per iniziare la loro nuova vita.
Buddy prima di ottenere il consenso materno aveva dovuto faticare non poco perché la madre prima di dargli il permesso gli aveva voluto ricordare la perdita del fratello maggiore avvenuta durante uno dei suoi più arditi voli. Ciò nonostante Buddy è rimasto fermo nel suo proposito e infatti alla Scuola di Aviazione egli si fa presto notare per il suo ardimento.
Ben presto gli aquilotti cominciano a sperimentare le loro ali nell’azzurro dei cieli ed ecco che un’impensata e irragionevole paura comincia a infiltrarsi nel cuore di Buddy. Per un momento di esitazione egli provoca la caduta dell’apparecchio sul quale si trova in un volo di esperimento e miracolosamente si salva la vita, però l’impressione ricevuta gli ha scosso i nervi in tal modo che egli non riesce a poter nemmeno immaginare di ritentare la prova.
E infatti anche una seconda volta ricade ancora cavandosela per puro miracolo. E allora la vergogna e il timore lo attanagliano e pensa che il suo bel sogno audace sia destinato a restare tale.
Billy invece ha fatto degli splendidi progressi e la fortuna gli è amica tanto da fargli conquistare il cuore della sorella del comandante la scuola di aviazione. Ed è con essa infatti che Billy fa le più allegre birichinate.
La sua gioia però è amareggiata nel vedere che Buddy non lo segue nei suoi progressi ed è infinitamente addolorato quando viene a conoscenza dei suoi progetti di abbandono della Scuola. Lontano, nella casa del giovine pilota sfortunato, la madre ha un triste presentimento, come un oscuro istinto di pericolo, ed essa col cuore in tumulto si reca a trovare il figlio adorato. Lo coglie infatti in un momento di disperazione e lo induce a ritornare fra le tranquille pareti domestiche dove la pace e l’affetto dai quali si era allontanato per un miraggio di gloria.
Buddy acconsente e le promette di seguirla non appena il corso si fosse chiuso cioè di lì a pochi giorni. Ma il destino ha disposto diversamente. E il giorno del brevetto mentre Billy si lancia nell’azzurra via delle stelle, Buddy si accorge che nella partenza l’apparecchio dell’amico ha perduto il carrello e non potrà atterrare quindi senza un sicuro pericolo di morte. Allora il desiderio di salvare il compagno vince la paura del pericolo e montando anch’egli su un apparecchio si innalza nel cielo e riesce infatti a prevenire l’incidente. Billy si lancia nel vuoto col paracadute e riesce a salvarsi mentre Billy si accorge che l’irragionevole paura che gli aveva attanagliato il cuore e i nervi nei giorni passati è scomparsa per sempre in un folle impeto di gioia volteggia nel cielo come un’aquila impavida e sicura, mentre la madre che lo segue con gli occhi e con il cuore dalla terra innalza al Cielo una preghiera di ringraziamento per la gloria di suo figlio.
BOLLETTINO DELLA FOXFILM CORP. 1 GENNAIO 1929 (VII)


domenica 10 settembre 2017

Western Sky





John Ford, 3 GODFATHERS, 1948

mercoledì 6 settembre 2017

Maestri del colore, maestri nella regia

Natalie Kalmus meets John Ford














domenica 27 agosto 2017

Perfidia e debolezze



Sei qui...

Forse col tempo mi perdonerai.

Ma non avere fretta.

Tante ragazze oneste
diventano donne disoneste.

Forse io offrirò un esempio contrario.

Ancora non sono degna
che ti avvicini a me.
Aspetta.

Lasciami solo la speranza.

Giudicherai il mio comportamento...

Sarò felice se accetterai
per un po' la mia presenza.

Dimmi in quale angolo della
casa mi permetterai di abitare.

E io ci resterò senza lagnarmi.

Non sono cattiva.

Mi conosco.

Sono stata debole.

Ti amavo, questa è la mia sola scusa.

Non ho avuto la forza
di aprirti gli occhi.

Ricordati la lettera che
non hai voluto leggere.
Non è stato divertente.
  
Non ti darò più fastidio.
E' facile.

Jean Cocteau per
Robert BressonLes  Dames du Bois de Boulogne (Perfidia), 1945

venerdì 25 agosto 2017

Robert Bresson's cinematographers


Philippe Agostini ( 1910 – 2001)


Leonce-H. Burel (1892-1977)


Pierre Ghislain Cloquet (1924 - 1981)


Pasqualino De Santis (1927 - 1996)

martedì 22 agosto 2017

lunedì 21 agosto 2017

Più che documentari

Per capire come siamo arrivati a questo presente non bastano che: