mercoledì 22 agosto 2012

Aiutami!

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE


Fuori competizione a Cannes nel 1970 insieme a Tristana di Luis Bunuel è il quinto film di Sidney Pollack ed è un’opera che arriva come un pugno nelle parti basse del corpo. In quei primi anni 70 fece abbastanza chiasso, facendo alzare le quotazioni del regista, il ballo da azione rigeneratrice diventa una manifestazione degradante, per la sua presa di posizione contro il potere rappresentato duramente da Gig Young. Con l’estrema richiesta di Gloria  ( Jane Fonda) risulta anche essere una liberazione da quel potere e da una vita disumana.


Let it...




Lascia che la gente ti ami o ti odi. Nick Ray, Sono stato interrotto

lunedì 20 agosto 2012

Grandi e piccoli

OGGI


La storia è la storia si sa, il cinema è il cinema, pure questo si sa.
Costantino, non Nino Costantino - il primo regista messinese di videoclip musicali – figlio di Costanzo Chlorus "pallido"  ed Elena,  bona stabularia, “buona locandiera”,  risulta essere stato un uomo ambiguo e violento, fece uccidere la moglie Fausta ed il figlio Crispo per una presunta relazione.
La sola grandezza del film di Lionello De Felice è nei titoli di testa, con il catalogo di alcuni grandi del cinema italiano, da Massimo Serato ad Elisa Cegani, da Ennio DeConcini a Mario Nascimbene, elencati con sullo sfondo Piero Della Francesca che di cinema, anzitempo, se ne intendeva.
Dentro il cinema Loreto di Platì i bambini freschi di catechismo sognavano imprese grandi come quelle affrescate da un altro grande, Massimo Dallamano, per presentarsi candidi alla prima comunione.




domenica 19 agosto 2012

Le armi del cinema



Fraulein Doktor   Alberto Lattuada
  Ci troviamo di fronte ad un labirinto senza via d’uscita, ad un gioco di specchi che trova la ragione di essere nel suo infinito  potere di rinnovazione. Le armi di cui tutti si servono sono la messa in scena e l’illusione che sono poi le armi del cinema, e questo spiega perché Fraulein Doktor può essere un film sul conflitto tra realtà e finzione è anche un film sul cinema, tanto più anzi.

giovedì 16 agosto 2012

New York - Rouen

Robert Kramer a Taomina ( polaroid Mittiga)

22 giugno 1939, New York City, New York, USA
10 novembre 1999, Rouen, Seine-Maritime, Haute-Normandie, Francia

C'era una volta il Vietnam, parte seconda



Se per un verso Apocalypse Now ha a che fare con la psichedelica degli anni ‘60/’70, ormai al tramonto, non per niente a me  il volto di Francis Ford Coppola richiama quello del defunto Jerry Garcia, Il Cacciatore – The  Deer Hunter ha che fare con certa letteratura europea che parte da Guerra e Pace ed arriva a Cuore di tenebra  continuando a camminare verso certi stati d’animo descritti da autori a noi contemporanei quali Camus o Malcom Lowry: parafrasando il testo di quest’ultimo viene sa scrivere Sotto le risaie.
Stranamente i migliori film post vietnam sono stai confezionati da autori italo-americani: a Coppola e Cimino va aggiunto Brian De Palma con Vittime di guerra, mentre Robert De Niro andava a spasso dentro il tema facendo ora il soldato ora il reduce. Nel film di Cimino ha però la possibilità di fermarsi e riflettere guardandosi negli occhi del  cervo, prima di decidere se premere o no il  grilletto.
Anteriormente ai film americani sul Vietnam, i soli ad occuparsi di quella guerra, inutile e capricciosa come i guerrafondai, furono gli autori francesi ed italiani a richiamare  le platee su quanto accadeva in Indocina e su tutti Jean-Luc Godard e  Bernardo Bertolucci che con spirito sessantottesco inscenavano l’impatto mentale che aveva sulle candide menti  intellettuali dell’epoca. E se a Godard bastavano i suoni di mitraglia o mostrare Belmondo davanti allo schermo che proiettava incendi e devastazioni, a Bertolucci bastava mostrare la bandiera vietnamita per additare ai giovani l’ora della rivoluzione.


martedì 14 agosto 2012

C'era una volta il Vietnam



Questo è il vero Conradiano Cuore di tenebra. Quanto detto, in un flashback in avanti, sul cinema di Cimino, qui trova la sua summa: etnie, natura, scontri razziali, conservatorismo e... De Niro con una fascia attorno alla nuca come un vero Navajo. La schiera di grandi attori, tra cui il grandissimo,prematuramente scomparso, all'epoca uomo della Streep, John Cazale, fa il resto, in una gara di bravura, che non si sa a chi dare la palma della vittoria.