martedì 27 dicembre 2011

martedì 20 dicembre 2011

Vita col figlio

OGGI
il film di Natale

Tratto da un bel romanzo di Florence Montgomery è per me il più bel film di Luigi Comencini,il quale aveva un talento unico per dirigere i bambini ed in questo Stefano Colagrande e Luigi Giannozzi stanno sotto la sua protezione e sanno commuovere i duri.

lunedì 19 dicembre 2011

Tra Sicilia, Sardegna e Calabria

Vittorio De Seta 1923 - 2011

domenica 18 dicembre 2011

John Ford speaks


Adoro Hollywood. Non intendo i capi ma quelli che stanno in fondo: i macchinisti, i tecnici.

giovedì 15 dicembre 2011

1977

Il Giardino Corallo ( foto Mittiga )

mercoledì 14 dicembre 2011

J & S


Sergio Corbucci soddisfatto da Tomas Milian per Companeros, lo richiamò per questo film che a prima vista, al Garden di via  Antonio Martino, non mi piacque molto,  lo rivalutai in seguito. Gli affiancò Susan, Cane di paglia, George e, al posto di Jack Palance, Telly Savalas, per quella che poteva essere una rivisitazione di Gangster Story in una ambientazione come Il Grande Silenzio ed una colonna di maestro Morricone molto poco western. Mi sorge il sospetto che Sergio Corbucci avesse qualche predilezione per le casse da morto, visto che compaiono spesso nei suoi lavori. Alla fine si può dire che questo è un western molto casareccio, dove prendono parte anche animali da cortile, maiali, pecore e mucche: Milian che si beve il latte direttamente dalle mammelle di una grossa mucca è uno spettacolo inedito.

martedì 13 dicembre 2011

Harvest



Terminato alla meno peggio il liceo, dove agli esami di maturità, per darmi il trentasei i professori, magnanimi, mi chiesero un argomento a piacere, io per spararmela tutta dibattei con quello di lettere su letteratura e cinema: non avevo mai aperto la bocca per cinque anni se non per chiedere di andare in bagno. Soltanto quell’ultimo giorno mi si sciolse la lingua con somma meraviglia mia e del professore. Mi sembra ieri, dissi, tra l’altro, di Sciascia e dell’impossibilità e mancanza di volontà di cambiare la realtà del sud, che ne usciva dal Giorno della civetta, romanzo e film.
Soltanto trent’anni dopo avrei avuto l’occasione di ripetermi dando lezione di cinema ad una critica d’arte che ne aveva bisogno per il suo lavoro.
Non avendo voglia di studiare ma di lavorare, dopo due anni persi alla facoltà di Medicina e passando attraverso lotte drammatiche con papà che mi voleva laureato e professionista, cominciai il mio apprendistato al Cineforum Don Orione dove per merito di Ubaldo Vinci imparai tutto sulla conduzione di un cineforum e di un cinema ma soprattutto imparai la tecnica del protezionista perché, io, solo quello volevo fare. A me il cinema interessava da li dentro, luogo dove le immagini uscivano e sparate sullo schermo si materializzavano in una trama. Tutto questo lo perfezionai anche con la frequentazione di Gianni Parlagreco, forse la sola persona che più di tutte ha rischiato di tasca sua nella gestione delle sale cinematografiche a Messina. Allora gestiva soltanto l’Orientale a Camaro, l’Iris a Ganzirri e il Cariddi a Torre Faro.
Al Don Orione conobbi tutti gli amici dell’epoca a cominciare da Ciccio Pino e Orazio Nastasi, e li e nella mia vita entrarono Salvatore,Dino e Corrada. Alcuni, come Ciccio Pino non ci sono più: Catalfamo, Fabris, Valentini con i quali lavorai, per volontà di Ubaldo, al cinema Don Orione, come maschera.