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sabato 20 febbraio 2021

giovedì 5 aprile 2012

Da Orgosolo con ardore

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE



Visto oggi, Banditi ad Orgosolo, posto in mezzo alla retrospettiva su Michael Cimino, sembra un film anti cinema americano, ma non è così. Il film proprio dal documentarismo trae la sua spettacolarità, dovuta all'abilità visiva di Vittorio De Seta mediato dall'occhio incollato alla cinepresa di Luciano Tovoli. Orgosolo e gli  attori non professionisti fanno il resto. Forse gli unici accostamenti moderni da affiancargli sono i film di Michelangelo Frammartino e i luoghi attorno Caulonia, di cui ho scritto tempo addietro.

mercoledì 21 marzo 2012

Quando volano le cicogne

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE

Veronika ,Borìs e il di lui fratello

Per il cinema sovietico, quello di propaganda, la guerra è stato un soggetto a cui attingere a piene mani durante la destalinizzazione intrapresa da Kruscev apparentemente per ammansire l’occidente. Nel 1958 Il festival di Cannes gli diede una mano premiando, Quando volano le cicogne di Michail Kalatozov e quel falso movimento.
La regia zappa nel terreno del neorealismo italiano drammatico alla De Sica come a quello rosa alla Renato Castellani. La storia di Veronika trae origini da quelle sementi.
Ma non dovete pensare che sia un brutto film, anzi tutt’altro, è cinema per il popolo, fatto appositamente per la sua educazione.

mercoledì 7 marzo 2012

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE
Il romanzo di Edward Abbey da cui è tratto Solo sotto le stelle (The Bave Cowboy) è del 1956,molti anni prima che Cormac  McCarthy modellasse i suoi personaggi simbolo: John Grady  Cole, Billy Parhman e lo sceriffo Bell.
Jack W. Barnes e lo sceriffo  Johnson, con i volti di Kirk Douglas e Walter Matthau, potrebbero esserne i loro prototipi.
L’elemento base di questo film, il vero capolavoro, è la sceneggiatura di Dalton Trumbo. Trumbo aveva sceneggiato per Kirk Douglas Spartacus, poi tradotto sullo schermo da Stanley Kubrick che lo rinnegò successivamente; i due tipi, distanti duemila anni, si assomigliano: voglia di libertà, lotta contro ogni tirannia, individualismo, forte legame con la natura; alla fine della loro corsa saranno inseguiti e stroncati dall’apparato repressivo della società . L’attore ancora oggi lo indica come il suo preferito.
Purtroppo David Miller non è Kubrick, ma non gliene vogliamo, il film l’ha diretto bene, tenendo “per le redini “ Kirk Douglas, fuori misura in altre occasioni. E, concedetemelo, Walter Matthau  aveva molto meglio dello insignificante T. L. Jones, il volto ideale e l’umanità della figura, per interpretare lo sceriffo Bell di Non è un paese da vecchi dei Coen.
Per tornare al romanzo di Edward Abbey, mai tradotto in Italia,dove però sono stati pubblicati Deserto solitario, Fuoco sulla Montagna e I sabotatori, contiene i temi cari al suo autore, un partigiano  della wildness cara a  Henry David Thoureau.


lunedì 27 febbraio 2012

I cameramen

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE



 Il cinema australiano deve, quando l'ha avuta, la sua fortuna in Europa, a Taormina  ed anche Philipp Noyce, prima di andare ad Hollywood passò per Taormina, dove Newsfront fu proiettato, grazie al professor Sandro Anastasi dentro la Settimana del Filmnuovo del 1978, successivamente quando diventò Arte fu organizzata tutta una retrospettiva su quel cinema.
In sintesi è la storia di due fratelli cameramen di cinegiornali che venderebbero la propria madre pur di avere sempre nuovi filmati da consegnare. I fratelli sono diversi caratterialmente e politicamente: uno legato al passato ed uno attento ai cambiamenti. E' anche un pezzo di storia australiana raccontata e recitata superbamente, senza incanti e senza cadute di ritmo durante lo spettacolo rappresentato.




lunedì 6 febbraio 2012

Theo il greco

OGGI
AL CINEFORUM "PEPPUCCIO TORNATORE"
THEO ANGELOPOULOS
27/04/1937 - 24/01/2012
Quello che doveva essere un omaggio si trasforma in un ricordo, ciò accade spesso con i grandi personaggi.
Terzo di una trilogia che comprendeva Ricostruzione di un delittoI giorni del '36, questo Ο Θίασος è la storia di uno spettacolo teatrale da mettere in scena, i rapporti tra gli attori che lo devono recitare e gli eventi storici tra dittature, resistenza e liberazione.
La messa in scena è epica in senso assoluto ed ha bisogno di tempo e lentezza come se fosse Omero a dirigere il film.
Durante le proiezioni al cineforum Don Orione, gli abbonati scappavano spaventati, veniva richiesto loro solo un pò di pazienza,  questo accade anche a chi non vuole leggere Proust, Joyce o Horcynus orca di Stefano D'Arrigo, perchè noiosi, l'ho sentito dire ad una ex docente universitaria per altro di storia dell'architettura!
La messa in scena è leoniana per affermazione stessa di Angelopoulos, non potrebbe essere altrimenti ma si contempla anche molto cinema russo, francese ed americano.
Se avete tempo gustatevi questi 15 minuti, un mirabile piano sequenza che  all'epoca mi fece sballare.




quella Grecia è un paesaggio molto vicino a chi sta tra Platì e Ciurrame

questo l'inizio invece



guardate qui sopra, a sei minuti circa, se quella piazza non sembra piazza municipio o duomo di Bovalino Marina! è identica, manca Giuseppino Mittiga a dirigere il traffico.

lunedì 23 gennaio 2012

Vittime di guerra

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE

Forse perché tratto da un lavoro teatrale, questo, tra i film di guerra, è molto personale e riuscito, come Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick. Al suo buon fine concorrono, indubbiamente uno stuolo di attori che in altri film li vedrete caratteristi ma qui emergono in prima linea, tra tutti Jack Palance.
Robert Aldrich al suo sesto lavoro si dimostra un direttore epico ed un narratore omerico nel descrivere i rapporti tra commilitoni: a volte, in guerra, si combatte contro il proprio plotone.
 "Non v'è riscatto, né patriottismo, né enfasi. L'uomo non ha scampo, mai." Fernaldo Di Giammmatteo in: Dizionario del cinema americano
Guardate la finezza di questi sette minuti iniziali con i titolo di Saul Bass:






ed ancora questa presentazione

mercoledì 11 gennaio 2012

west coast

OGGI
AL CINEFORUM PEPPUCCIO TORNATORE


Questo film proiettato al cinema Orientale di Camaro per me ha importanza  per la sua colonna sonora che sfrutta brani, della west coast. Stuart Hagmann in anticipo sui tempi confeziona un videoclip con un finale alla Sam Peckimpah commentato da Give Peace a Chance, uno degli inni del movimento pacifista scritta da John Lennon.
tra le altre c'era questa canzone dei Thunderclap Newman  Something In The Air che ancora rimane una delle mie preferite




e The Loner di mastro Neil



giovedì 8 dicembre 2011

Paesaggi naturali ed interiori

OGGI AL CINEFORUM

Questo di Antonioni del 1957 è un classico road movie girato nel ferrarese con le grige luci di Govanni Di Venanzo. Io lo ricollego ad un altro classico girato negli stessi luoghi un decennio prima da Visconti, Ossessione. L'opera segna un punto di partenza per quella che sarà la carriera successiva di Antonioni ed anticipa tutte le tematiche sviluppate successivamente, influenzando anche alcuni autori allora alle prime prove da Resnais a Tarkovskij

guardate qui sotto che accurata presentazione, molto nostalgica per me 


domenica 27 novembre 2011

HUD


Tratto da un libro di Larry McMurtry un autore molto spesso riadattato sul grande schermo, e rivisto al cinema Calabrò, vinse tre Oscar tra cui quello per le luci in Panavision a James Wong Howe. La storia è quella dello scontro tra padri e figli e tra generazioni, una situazione edipica morta sul nascere - la madre muore prematuamente e il padre di conseguenza scampa all'uccisione -, Hud passa sopra tutti e tutto come fosse alla guida della sua Cadillac. Inutile dirvi che il film è Paul Newman tenuto a bada da Martin Ritt. Il suo aspetto, cadillac, cappello da cow boy, jeans e stivali ricorrerà successivamente nel Boss. Fuori dai canoni personali il commento musicale alle immagini di Elmer Bernstein.









giovedì 17 novembre 2011

Civiltà contadina

OGGI AL CINEFORUM "PEPPUCCIO TORNATORE"

Questo è il capolavoro di una breve stagione cinematografica che coincise con l'assassinio di Salvador Allende ordinato a Pinochet da parte delle multinazionali americane. I film di Littin girarono da noi abbastanza bene, tant'è che nel 1975 Gian Maria Volonté volò a Cuba per girare un film con lui. A me sembra che questo film debba qualcosa a Queimada di Gillo Pontecorvo e al cinema sovietico. Nei suoi movimenti di macchina mi ricorda La Recita di  Teo Anghelopulos.



lunedì 7 novembre 2011

Noise degli anni e night porter


OGGI AL CINEFORUM


Proiettato al cinema "Calabrò" Il portiere di notte di Liliana Cavani. L'avevo già visto al Circolo di Cultura Cinematografica "Umberto Barbaro" del professor Guerrera.  A parte l'ambiguità del soggetto e della sua realizzazione, come il coinviolgimento dello spettatore, anch'esso ambiguo, che cosa rimane di quest'opera dopo quarantanni? Che cosa rimane di opere letterarie italiche di quegli anni: Una ragazza di nome Giulio, Porci con le ali, trasportate pure sullo schermo? Per me, cresciuto con quanto vedevo e sentivo sullo schermo, molto. E al di là della riuscita del lavoro di una regista molto discontinua e super ambigua come la Cavani, un epoca del cinema italico tra gli anni 60 e 70: lo stato di grazia del più grande attore europeo - Dirk Bogarde, doppiato da Peppino Rinaldi -, la bellezza a volte androgina , ed in quegli anni il suo connazionale David Bowie dettava legge in questo ruolo, di Charlotte Rampling, creata da quei maghi della ditta Rocchetti-Carbone, un pugno di altri attori molto ricercati in quel periodo, Franco Arcalli ad aiutare a cucire il tutto. Ma soprattutto, e non so come spiegarlo, i rumori di fondo, per altro crerati in studio e coordinati da Fausto Ancillai. Ieri sera, a un certo punto del film la Rampling, apre una finestra affacciata sulla strada ed ho sentito entrare in me con quei rumori di clacson, motori e ambientali esterni, un'epoca sepolta nella polvere degli anni non più riproducibile



domenica 23 ottobre 2011

un regista impegnato per sempre



OGGI AL CINEFORUM


Film d'esordio di un regista che per tutta la carriera si è mantenuto su livelli standard elevatissimi, film di attori, Lumet sapeva estrarre dai suoi attori qualsiasi corda lo interessasse; girato su un solo set con la luce di Boris Kaufman. Per me nella sua versione italiana è anche un film di doppiatori: Panicali, Locchi, Cigoli, Rinadi, Romano, Gazzolo, De Angelis...




lunedì 3 ottobre 2011

Il poco sportivo

OGGI AL CINEFORUM "PEPPUCCIO TORNATORE"



Terzo ed ultimo di questa piccola trilogia sul Free Cinema. Questi film avevano una caratteristica, al loro apparire mietevano premi dovunque. In Italia si chiamò Io sono un campione. Richard Harris cominciò una bella carriera dietro ad Antonioni e "gli uomini chiamati cavallo". Lindsay Anderson dirigerà If, con Malcom
Mc Dowell.


mercoledì 21 settembre 2011

La solitudine dell'operaio

OGGI AL CINEFORUM


Ancora free cinema, ancora Alan Sillitoe, ancora un magnifico attore, Albert Finney ed un'esorio alla regia di Karel Reisz, abilissimo, ed il grande Freddie Francis, quello di Elephant Man, a dare le luci.



giovedì 1 settembre 2011

corri ragazzo corri

Oggi al Cineforum

da noi si chiamò Gioventù amore e rabbia

In Gran Bretagna si chiamò Free Cinema, in Francia Nouvelle Vague, in Cecoslovacchia Novà Vlna, da noi ci furono Bertolucci, Bellocchio ed altri. E Tom Courtenay è stato un grande attore in quegli anni di fuoco.
Vi consiglio il racconto da cui fu tratto il film che si chiama La solitudine del maratoneta di Alan Sillitoe

lunedì 22 agosto 2011

il potere e la dittatura

Oggi al Cineforum



In un film che raccoglie il meglio per un cast tutto francese, Costa-Gravas, al suo terzo lavoro, realizza un thriller mozzafiato, con alle spalle tanto cinema americano e su tutti La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo Pontecorvo. Nel 1969 fece razzia di premi dovunque e oggi ancora fa tremare le carni. Forse solo la Svizzera non ha mai conosciuto quei drammi raccontati con mano sicura.

giovedì 28 luglio 2011

Comunicato

Il presidente del Cineforum Peppuccio Tornatore, Umberto Barbaro - ogni riferimento è puramente casuale - in accordo con il segretario Elio Trupianois, ha deciso di sospendere i dibattiti al seguito delle proiezioni dei film in programmazione, a causa delle turbolenze accadute e provocate dall' Anonima Nuova Sinistra. Il presidente dichiara che comunque le proiezioni continueranno regolarmente secondo il programma previsto.

martedì 19 luglio 2011

Tafferugli al cineforum Peppuccio Tornatore

Tafferugli, per fortuna senza feriti, durante il dibattito al seguito della proiezione del film Furore. L'Anonima Nuova Sinistra ha fischiato e tirato la barba al filosofo economo Karl Marx per alcune sue affermazioni sul Prodotto Interno Lordo. Il critico Enzo Ungari inutilmente offriva saila menta a tutti gli scalmanati giovani. Anche questa volta soltanto l'esecuzione dell'Internazionale da parte della Massimodalema Band, con solista al clarino Walterveltroni ha mitigato gli animi. Contemporaneamente l'Anonima eseguiva "a capella" Bella Ciao

The ghost of Tom Joad

 Forse la migliore trasposizione in assoluto di un capolavoro letterario. Solo Stanley Kubrick e François Truffaut sapevano fare così.
 Alla faccia di John Wayne, Henry Fonda ha trovato in John Ford il suo direttore ideale, come Ford ha trovato in Fonda il suo attore ideale. Trent'anni dopo, con C'era una volta il west, Henry Fonda avrebbe mutato il suo status di "buono", sconvolgendo spettatrici e spettatori.
 Oggi mi piace capovolgere la storia: vedere nell banca che ruba la terra alla famiglia Joad  la cavalleria del  "7th calvary" e i Joad come gli indiani cacciati dalle loro terre e trasportati nelle riseve prima di affollare le periferie delle città e morire di alcol e droga.

 Dopo la proiezione seguira un dibattito in sala sul tema: Gestione della terra, criminalità bancaria, usura bancaria, ruolo delle multinazionali e abbandono della terra. Interverranno: il filosofo economo Karl Marx, Manlio Rossi-Doria sostenitore della riforma agraria in Calabria e l'attivista ambientalista Vandana Shiva. Coordinerà il tutto il critico cinematografico Enzo Ungari.